Dopo alcuni decenni dalla sua scomparsa finalmente si ripropone in modo adeguato – ancorché non esaustivo – l’opera, oramai storica, di un artista che è stato tra i protagonisti veneziani della svolta impressa dal Movimento dello Spazialismo al corso dell’arte della seconda metà del novecento. Resta in ogni caso inspiegabile che da parte almeno di una delle istituzioni museali pubbliche non si fosse ancora provveduto a soddisfare tale doverosa occorrenza, magari con una più completa ricostruzione espositiva del suo lavoro, vale a dire dalla pitture alle grafiche, dalla ceramiche ai vetri, dai collage alle sculture, dalle architetture luminose all’installazioni urbane. Ma del resto ciò non risulta purtroppo che sia avvenuto nemmeno per ricordare altri esponenti locali non meno rappresentativi di quella rilevante tendenza artistica come Edmondo Bacci, Gino Morandi e Bruno De Toffoli.
(Toni Toniato)